Descrizione
Il marmo di Cottanello
Cottanello dà il suo nome ad una tipica pietra rosata, nota appunto come “marmo di Cottanello”, che in termini geologici si può definire come un calcare marnoso rossastro o rosato appartenente alla Formazione della Scaglia Rossa. Tale pietra fu utilizzata soprattutto tra il XVII e il XVIII secolo dal Bernini e dal Borromini per decorare molte chiese di Roma (tra cui San Pietro, Sant’Agnese in Agone, Sant’Andrea al Quirinale). La cava di estrazione principale è localizzata a circa 1 km e mezzo dal paese, e la sua attività si è protratta fino agli anni ’70 del ‘900. Il marmo di Cottanello è stato utilizzato anche in epoca romana, in varie località e in monumenti di epoche diverse (ad es. Pompei, Ercolano, Ostia, LucusFeroniae). Si conosce solo una scultura realizzata in Cottanello, un grande labrum, un bacino con piedistallo che doveva arredare una residenza senatoria o imperiale.
Nella villa romana di Cottanello la pietra è variamente utilizzata: nelle sue diverse qualità più o meno venate, è infatti impiegata per i cubiliadi rivestimento delle pareti, per alcune soglie, per i basamenti di portici, lastricati e gradini, per le tessere dei mosaici e per alcuni elementi architettonici attualmente collocati nel peristilio, cioè un fusto, due capitelli tuscanici ed un capitello dorico. Nel 1722 furono realizzati i due leoncini di Venezia collocati nella piazzetta che ne prende il nome, ovvero piazzetta dei leoncini, ubicata vicino Piazza San Marco.
Modalità d'accesso
Accesso limitato (strada sterrata).
Indirizzo
Orario per il pubblico
Da concordare con l'ufficio turistico.
Punti di contatto
Ulteriori Informazioni
Costo dell'accesso da concordare.
Foto di Lucignani.
Ultimo aggiornamento: 26 marzo 2025, 09:00